La sicurezza in termini di incendi è un qualcosa a cui teniamo molto tutti, dopotutto, con le nostre vite sempre più dipendenti dall’elettricità e le nuove tecnologie, è anche giusto cercare di portarsi avanti con i possibili pericoli che queste comportano. Molte e varie sono, infatti, le misure che adottiamo per metterci al riparo dal pericolo di incendi, a tal punto da richiedere una classificazione in sistemi di protezione attiva e passiva.
Analizziamo quindi la differenza tra le due categorie di sistemi di protezione antincendio, così da essere pronti ad ogni evenienza.
Prima di proseguire con l’analisi delle due tipologie di protezione antincendio, è necessario fare una delucidazione importante, quella tra prevenzione antincendio e protezione antincendio. Questo perché, mentre nel primo caso si intendono tutti gli escamotages messi in moto per evitare l’insorgere di una possibile situazione pericolosa, nel secondo si fa invece riferimento a tutte quelle azioni fatta proprio per ridurre il danno.
Nel caso di protezione antincendio, quindi, l’incendio è già in corso e deve essere fermato con ogni mezzo possibile, mezzi e azioni che rientrano, appunto, nella categoria di sistemi di protezione antincendio e che possono essere di tipo attivo o passivo.
La sicurezza in termini di incendi è un qualcosa a cui teniamo molto tutti, dopotutto, con le nostre vite sempre più dipendenti dall’elettricità e le nuove tecnologie, è anche giusto cercare di portarsi avanti con i possibili pericoli che queste comportano. Molte e varie sono, infatti, le misure che adottiamo per metterci al riparo dal pericolo di incendi, a tal punto da richiedere una classificazione in sistemi di protezione attiva e passiva.
Analizziamo quindi la differenza tra le due categorie di sistemi di protezione antincendio, così da essere pronti ad ogni evenienza.
Prima di proseguire con l’analisi delle due tipologie di protezione antincendio, è necessario fare una delucidazione importante, quella tra prevenzione antincendio e protezione antincendio. Questo perché, mentre nel primo caso si intendono tutti gli escamotages messi in moto per evitare l’insorgere di una possibile situazione pericolosa, nel secondo si fa invece riferimento a tutte quelle azioni fatta proprio per ridurre il danno.
Nel caso di protezione antincendio, quindi, l’incendio è già in corso e deve essere fermato con ogni mezzo possibile, mezzi e azioni che rientrano, appunto, nella categoria di sistemi di protezione antincendio e che possono essere di tipo attivo o passivo.
Compresa la distinzione fondamentale dei due concetti appena esposti (prevenzione vs protezione antincendio) arriviamo adesso a sviscerare quali, tra i vari strumenti di protezione, vengono considerati di tipo attivo e quali di tipo passivo.
Per legge, e in termini generali, rientrano, tra i sistemi di protezione attiva, tutti quei dispositivi che svolgono un ruolo solerte e indispensabile all’estinzione dell’incendio. Questi sistemi possono prevedere o meno la presenza dell’uomo per essere attivati, ma sono tutti accomunati dal fatto che danno il via ad una o più azioni specifiche e mirate ad estinguere il fuoco ovunque si sia creato.
Tra i sistemi di protezione antincendio attiva rientrano quindi:
• estintori
• idranti
• rilevatori di fumo
• illuminazione di emergenza
• segnaletica di sicurezza
Regole diverse dettano invece la protezione antincendio passiva, la quale comprende tutti quei sistemi di protezione che, in caso di pericolo, hanno il compito di proteggere ciò che è conservato al loro interno per più tempo possibile, senza che venga svolta nessuna azione aggiuntiva.
Sono, in altre parole, appartenenti a questa categoria, tutti quegli oggetti e dispositivi accomunati da una particolare caratteristica: la resistenza al fuoco. Questa è definita, per legge, come l’intervallo di tempo in cui un dato elemento costruttivo mantiene inalterati i suoi requisiti progettuali non solo in termini di stabilità meccanica (R), ma anche di isolamento termico (I) e di tenuta ai prodotti combustivi (E).
La capacità di un dato oggetto di resistere al fuoco è misurata attraverso un acronimo che coinvolge i parametri appena descritti (non a caso è definito REI) e, come accennato, è espressa in minuti per cui se una determinata struttura è riportata la dicitura REI 120, significa che quell’oggetto è in grado di resistere al fuoco per 2 ore senza bruciare. Rientrano in tale categoria:
• barriere antincendio
• casseforti e archivi ignifughi
• sistemi di aspirazione e ventilazione
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La sicurezza antincendio è un aspetto cruciale nella progettazione e gestione degli edifici, sia pubblici che privati.
La sicurezza antincendio è un aspetto cruciale nella progettazione e gestione degli edifici, sia pubblici che privati.
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