La scelta di dove vivere può essere condizionata da infiniti fattori ma tra questi non dovrebbe mai rientrarvi la paura di essere derubati. A prescindere che si scelga di abitare in città o in campagna, in un condominio piuttosto che un casolare, abbiamo comunque la necessità di tutelare noi stessi e i nostri spazi, giustamente.
La scelta del luogo in cui gettare le proprie fondamenta (in tutti i sensi) influenza, però, inevitabilmente anche la scelta del sistema di sicurezza che si andrà ad installare e questo perché, molto banalmente, un condominio avrà, in termini di sicurezza, bisogni estremamente diversi rispetto a quelli di una villa.
Per capirlo basta analizzare brevemente gli immobili, il primo, con molta probabilità circondato da altri edifici, avrà meno esigenze (o comunque di diverso tipo) rispetto ad una casa isolata in campagna. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche che un antifurto per villa che si rispetti deve avere, analizzando, però, prima, le necessità e punti deboli di una tale struttura.
Ogni antifurto deve essere progettato in base a diversi fattori, spesso specifici della casa e del luogo da proteggere, per cui, come anticipato, va da sé che un sistema d’antifurto per un condominio sia essenzialmente diverso da quello per una villa.
Scegliendo di vivere in un’abitazione stile villa, infatti, se da un lato si hanno tutti i privilegi del vivere isolati e fuori dal tipico caos cittadino, dall’altro si è anche inevitabilmente più esposti al rischio di intrusione da parte di ladri e malviventi.
Nella scelta dell’antifurto migliore bisognerà quindi considerare tutti i punti deboli della struttura che si vuol proteggere e, nel caso di una villa, questi saranno:
• il giardino (e, ad ogni modo, tutto il perimetro)
• terrazze e finestre
• porte di accesso (principali e secondarie)
Il giardino, così come le mura perimetrali sono la prima cosa da mettere in sicurezza e, solitamente, lo si fa con i cosiddetti sensori esterni. Questi possono essere collegati gli uni agli altri tramite un filo ad infrarossi, così da creare una sorta di circuito continuo, oppure essere installati singolarmente, così da proteggere punti specifici possibilmente più esposti, come la porta principale d’ingresso alla casa.
Le terrazze e finestre poi, così come lo stesso garage, sono elementi altrettanto deboli e, quindi, da proteggere dal rischio di eventuali intrusioni. Spesso la sicurezza di questi ingressi avviene aggiungendo al circuito antifurto anche i cosiddetti contatti magnetici e sensori antisfondamento. I primi inviano un segnale nel caso in cui gli infissi vengano aperti, mentre i secondi si attivano nel caso in cui i vetri vengano manomessi e/o colpiti.
Compreso quanto appena esposto, va da sé come un antifurto per villa, per definirsi tale, debba possedere una serie specifica di caratteristiche. Affinché un antifurto per villa possa essere considerato valido, deve essere dotato di:
• un sistema integrato di dispositivi elettronici (telecamere, sensori a raggi ultrarossi, barriere perimetrali)
• un sistema di automazione centralizzato (che consenta di gestire l’insieme di dispositivi elettronici sopra citati e di farlo con semplicità)
• un collegamento diretto ad una centrale operativa (così da avvertire tempestivamente il servizio di vigilanza scelto al momento dell’acquisto dell’antifurto).
Se non hai ancora pensato al giusto antifurto e alla progettazione su misura per la tua villa, noi di Saet Umbria possiamo aiutarti.
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La sicurezza antincendio è un aspetto cruciale nella progettazione e gestione degli edifici, sia pubblici che privati.
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Nel 2024, l'industria degli antifurti casa ha visto un'evoluzione significativa, con l'introduzione di nuove tecnologie e funzionalità che promettono di migliorare ulteriormente la sicurezza delle abitazioni.