Che la Legge ammetta la possibilità di detrarre la spesa sostenuta per l’installazione di un antifurto non è certo novità. Ne abbiamo anche già parlato qui, con la Legge di Bilancio 2023 è stata data la possibilità di detrarre (del ben 50%) le spese per la messa in sicurezza della propria abitazione.
Una detrazione notevole, quella ammessa dai nostri organi di Governo, quello che però risulta sempre difficile in questi casi è gestire la burocrazia che vi è connessa, come capire dove inserire la spesa all’interno della dichiarazione dei redditi, anche chiamata Modello Unico o 730.
Riprendiamo quindi l’argomento, ricordando prima gli aspetti essenziali della detrazione, come i soggetti beneficiari e le spese incluse, per poi andare a spiegare nel dettaglio come inserirla nella propria dichiarazione.
Per prima cosa va detto che beneficia della detrazione in oggetto chiunque paghi l’IRPEF, senza alcun limite di reddito ma con un limite massimo di spesa di 96.000€. Un bel po’ di soggetti quindi, dagli imprenditori individuali, ai proprietari di SNC, SAS, Imprese familiari e soci di cooperative, così come i soggetti privati proprietari di un’immobile.
L’unica cosa fondamentale da sapere affinché la detrazione vada a buon fine è che questa può essere richiesta solo se l’installazione dell’antifurto è stata effettuata su unità abitative di tipo residenziale. Nel caso la si volesse richiedere per unità promiscue è bene sapere che la detrazione non sarebbe del 50% ma del 25%.
La cosa veramente accattivante di questo tipo di detrazione è, inoltre, che include non solo la spesa per le varie componenti del sistema antifurto (come la centralina, i rilevatori, i sensori, le videocamere) ma anche tutte le spese cosiddette accessorie, ovvero quelle sostenute per il sopralluogo, la progettazione, le varie consulenze e il collaudo.
Eccoci arrivati al dunque. La detrazione per l’antifurto di casa rientra nel più ampio “bonus ristrutturazione”, un’agevolazione che il nostro Governo destina a chi effettua lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sui propri immobili.
Affinché la richiesta di detrazione venga accettata è necessario compiere una serie di azioni fondamentali che riportiamo qui di seguito:
L’ultimo punto, tra quelli esposti, è quello che può essere più ostico da portare a termine se non si è avvezzi a gestire la propria dichiarazione dei redditi. È bene, quindi, sapere che, rientrando nel famoso Bonus Ristrutturazioni, la spesa per l’installazione dell’antifurto in casa deve essere inserita nella sezione III A del Modello Unico (o 730 che si voglia), denominata “spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche e bonus verde”.
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La sicurezza antincendio è un aspetto cruciale nella progettazione e gestione degli edifici, sia pubblici che privati.
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Nel 2024, l'industria degli antifurti casa ha visto un'evoluzione significativa, con l'introduzione di nuove tecnologie e funzionalità che promettono di migliorare ulteriormente la sicurezza delle abitazioni.